mercoledì 5 ottobre 2011

Tentativi



                                                  


"…Finché ci teniamo la nostra carne e l’anima nostra è impastata di simile fango, non domineremo mai a sazietà ciò che desideriamo: e sappiamo che è il vero, questo. Se la carne ci crea un mondo di difficoltà, per il suo nutrimento, che è obbligatorio…La carne ci invade con i suoi amori, incanti, tremori, la sua folla di fantasie, di bolle d’aria, e finisce che si realizza il detto, pienamente, che a causa sua s’introduce in noi, ostinata e continua, la negazione del pensare. Conflitti, barricate, risse: e null’altro li provoca, se non il corpo con le sue voglie…C’è ancora il colpo di grazia: ammettiamo che ci resti un po’ di calma, di libertà dal corpo, e ci dedichiamo alla riflessione: ad ogni punto dell’investigazione, eccolo, il corpo, piomba in mezzo, provoca disordine, confusione e paralisi. E finisce che per colpa sua, non si contempla più la verità. Abbiamo così una realistica dimostrazione che se vogliamo avere lo sguardo limpido su qualcosa, dobbiamo staccarci dal corpo e con lei, l’anima sola, individuare il nocciolo puro della realtà. E sono certo che solo in un periodo potremo avere ciò che desideriamo e di cui siamo innamorati, cioè la conoscenza intellettuale"…Socrate (Fedone XI - Platone).

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