No, non mi abituo: non sono mai pronto alla gratitudine, quella vera che, silente, ti guarda negli occhi per istanti senza tempo. Non sostengo lo sguardo e mi impegno con tutto me stesso a cambiare discorso, stanza, pensiero, persino i presupposti di quel riconoscimento. Dovrei avere ormai un certo callo e, invece, niente, pieno smarrimento, infinito imbarazzo. E' qualcosa che non controllo e quando dico "qualcosa" intendo ciò che accede a me, giace e fiorisce lì dove non so né voglio sapere.
“Il mondo funziona a cicli, due volte ogni secolo l'oceano ci ricorda quanto siamo veramente piccoli. Una tempesta invernale arriva dall'Antartico spazzando il Pacifico, e spinge onde enormi su verso Nord per 2000 Miglia, e quando arrivano a Bert Beach diventano le onde piu' grosse che si siano mai viste, e io sarò là.”
giovedì 9 febbraio 2012
La mia debolezza
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento