Diego ed Amandine rockeggiavano leggeri, goderecci dell'attesa trepidante, nemmeno troppo silente, tra il giallo e l'arancio della sala grande dello studentato Daniel Faucher di Ramier Island.Lei - occhi semi aperti e mezzo sorriso ebbro di piacere - allacciava un braccio lento al collo latino e scamiciato del suo conquistador. L'altra mano, indomita, aleggiava pericolosamente a disegnar le note interminabili di quella notte.
Lui - movenze accennate e mai banali - le cingeva la vita di sensuale innocenza, inebriato com'era dai profumi dell'ancestrale bellezza che gli aveva rubato l'anima.
Diego, accostando la bocca al suo orecchio, seguì la canzone: "...I'm too afraid, I'm too afraid...I don't know what to do... Don't know what to do...Drivin me outta my mind"Amandine lo fissò un istante: "Just do it".
4 commenti:
La sto risentendo ancora una volta, sempre bellissima ma...continuo a non trovare nessuna somiglianza...
Certo è bello rovinare le mie opere d'arte...
Davvero? ? L`hai scritta tuuu?? Ma... il conc. N.2 o la sua cover?
Facciamo i finti tonDi!
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