giovedì 15 marzo 2012

Next time I'll be there, again.

(Chelsea - Napoli 4 - 1)


Ho sentito i suoi occhi infiammati per il sogno del campionato dei sogni fino all'ultimo lampo di speranza mortificato. Ora è in silenzio e borbotta con voce stridula di quelle azioni di gioco ancora livide nella sua speranza mentre s'accinge, a broncio spiegato, ad indossare il pigiama. 
Gli ripongo nel cassetto la maglietta del cuore, tengo stretta la sua squadra prima che le ultime disperate tristezze lascino il posto ai programmati fervori del quotidiano.
Il ragazzo ha perso Londra e questa partita, ma non l'azzurro della sua squadra. 
Ma non l'adolescenza delle mie passioni.
Non dormiremo come è da sempre anche questa notte, lo so. 
Non prendono sonno i miei 7 anni.

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