domenica 29 maggio 2011

Nuova categoria

 Da un'idea di Sabrina nasce ... Farnetico Ch@nnel.

sabato 28 maggio 2011

Idle






 Ore 14.00...Esserci... la speranza

                                                           To be continued

venerdì 27 maggio 2011

Wow!

Egitto: 17 nuove piramidi, tombe e insediamenti scoperti dai satelliti spaziali. Il video
Diciassette nuove piramidi e migliaia di tombe e insediamenti risalenti all’era egiziana di cui si ignorava l’esistenza. I siti in questione, localizzati principalmente nel sottosuolo di Saqqara, a sud del Cairo, sono stati scoperti dai ricercatori guidati dall’egittologa Sarah Parcak grazie alla tecnologia ad infrarossi delle videocamere satellitari in grado di rilevare, oltre ad oggetti di piccole dimensioni, materiali del sottosuolo grazie alle loro differenze di densità. Gli antichi egizi, infatti, usavano per le loro costruzioni mattoni di fango di densità superiore a quella del terreno. Scovare contorni di tombe, case e altre costruzioni, dunque, risulta notevolmente semplice.

Indiana Jones è roba vecchia, mi dispiace per Harrison Ford - ha dichiarato un’ironica ed entusiasta Sarah Parcak - Abbiamo lavorato per oltre un anno a questa ricerca e ho potuto vedere i dati man mano che uscivano fuori. Alla fine non riuscivo a credere che avessimo scoperto così tanti siti”.

Subito sono iniziati gli scavi nei siti individuati dal team di scienziati e le prime scoperte stanno già confermando quando rilevato dallo spazio.

Il momento più eccitante - ha commentato la Parcak - è stata la visita a Tanis. Hanno scavato un'abitazione risalente a tremila anni fa e il contorno della struttura coincideva quasi perfettamente con le immagini del satellite. E' stata una vera e propria convalida della nostra tecnologia”.

La ricerche degli scienziati americani hanno sicuramente spianato la strada all'archeologia “spaziale” la cui applicazione potrà portare alla scoperta di tanti altri siti archeologici delle più disparate antiche civiltà che hanno vissuto sulla Terra.

martedì 24 maggio 2011

Vinus..


                                                       
                                                                     Buon ascolto, buona notte

Un giorno per caso

  
                                

Quel luccichio mi ammicava irresistibile tra tutte le tue più rinomate meraviglie.
Eppure non era un'aurea nutrita di spasmi ventricolari, bensì fuoco di spavalda personalità.
Mi inchino alla tua strenua lotta che non comprendevo, presuntuoso.
Eternità di momenti, mai asserviti alle voglie del cuore e della carne, tanto mi hai donato
Mi quieto, appassionato, ti guardo o meglio ti invidio correre, potente di tua delicatezza, sfiorando rose e sorrisi; non ne abbiano a cadere i petali lievi delle une e degli altri.
Emularti non è per me, che non so correre.
Saranno punte aguzze o vetri lagrimosi a far tranello al tuo incedere, com'è per natura, ma io, senza trepidi, li vedrò sfilacciarsi di tua risolutezza vinti; chè, se a viver di qualità, perisse l'humana virtute, il passo tuo, aspro contro siffatte elegie, si parerà scintillante, pur se di grazia riflessa.

Con te so di essere, senza coniugazione.

Honey R.

lunedì 23 maggio 2011

Let it be...

domenica 22 maggio 2011

E' la mia parte migliore



La mia carta, suadente di armonici crepitii, mi invita elegante. Non posso sottrarmi.
Mi perdo nel fruscìo sensuale del tratto rosso, mi scalda accanto ad un bicchiere di vino; ne ammiro la porpora in controluce. 
Affascinante.
Tinge forte il suo sapore sul palato fino a soggiogarmi, fioco. 
Un'attesa leggerezza cui non oso oppormi,
Mi volto ai lumi opachi della notte,
spietati, grondano di fantasmi.

E ora che ti metto su quel treno, mi guardi e sorridi, ingiusta. 
Hai capito tutto fino a commuoverti maternamente per il mio indugio fatto di inezie.
Ancora una parola prima del fischio. 
Ecco, si chiudono, meccaniche, le porte che non conoscevo.
Non piangi, eppure mi toccava sempre. 
Mi rassicuri mentre tremano le gambe fino a sentirne il cedimento, mentre bussano impertinenti le lacrime tue agli occhi, ai miei.
Lenti sono i binari degli addii.
Innanzi a me, vacilla fragile questa bugìa, è al crepuscolo; mi rincuora splendente come il tramonto sui navigli tra botteghe variopinte, rivoli nascosti e chiostri mai lasciati.
La stazione dorme, non ci sono treni in arrivo nè in partenza, la strada ferrata tace.
Qualcosa, un po' di me, è lì con te, chissà dove, non so.
E' la mia parte migliore, ne sono certo e so che è in buone mani.
E' la mia parte migliore.

Che giornata!

Ore 14.00 Gran Premio di Formula 1

Ore 18.00 Campionato di Serie A

Ore 20.30 Campionato di Seria A

Beeellllo!

                                               Per Jack

Insensatamente


Brutto tempo, ma che bel tempo. Più forte e più veloce di tutto e di tutti, passa e spazza via i resti, l'acqua, la vita.
Mi meraviglia ancora e non mi par vero ogni volta che accade.
Oggi non so niente di preciso, neanche quello che sto scrivendo, ricordo a malapena qualcosa , ma sono certo che ciascuno troverà un significato insito, inaspettato, esatto, adeguato a tutto questo come al resto.
Di solito mi prodigo nello stabilire ciò che è da intendersi dai miei gesti e dai miei atti atti, ma non oggi.
Mi affido ai riders e io vo' senza meta.
Vi auguro lo stesso: fermatevi, ripartite, sostate, siate sordi a coloro che vi impediscono qualcosa o qualcuno, ascoltate voi stessi o un altro o quella stessa persona, abbandonatevi..
Ogni tanto è necessario.
A presto,
insensatamente,
Farnetico

venerdì 20 maggio 2011

La nuova linea difensiva di Strauss-Kahn


                                                                            Esilarante!

giovedì 19 maggio 2011

Rolling in the deep



                                                                                ...........Good sound

mercoledì 18 maggio 2011

Ain' t that ...

la Dea di Morgantina

E' a casa la Dea di Morgantina. Da ieri è fa bella mostra di se, in terra di Aidone. È qui infatti che venne scolpita circa 2600 anni fa e poi trafugata dai tombaroli. Divisa in tre pezzi, fu rivenduta dal ricettatore ticinese Renzo Canavesi al londinese Robin Symes, che nel 1986 la rivendette al Paul Getty Museum per 18 milioni di dollari. L’accordo siglato a Roma il 25 settembre del 2007 tra l'allora ministro della cultura Francesco Rutelli e il Getty ha concluso una lunga e complessa vicenda giudiziaria e diplomatica: il museo americano ha riconosciuto la fondatezza della richiesta del governo italiano e ha acconsentito a restituire la statua.

Da ieri, dunque, la Dea è a casa e può, finalmente, riceve visite. Ieri la "sua casa" (il museo di Aidone) è stata aperta agli ospiti importanti: il ministro ai Beni culturali, Giancarlo Galan, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, il console generale degli Stati Uniti a Napoli, Donald Moore, il consigliere del presidente della Repubblica per il Patrimonio artistico, Luis Godart, e il senatore Francesco Rutelli, che come ministro dei Beni culturali promosse le procedure di restituzione della statua.

"Abbiamo restituito al suo posto, al luogo dove era stata sottratta la dea di Morgantina, è il segnale della forte amicizia che esiste tra Italia e Stati Uniti", ha detto il console statunitense all'inaugurazione del museo. "Questo capolavoro è un esempio di cultura internazionale, e il ritorno della statua nel suo posto d'origine è un momento importante della storia".


DA INTERNET

martedì 17 maggio 2011

In Taxi



La testa immobile verso l'alto, sono le pupille, nere e tremole, a fluttuare tra un bar e un'insegna intermittente.
Ray scorre dentro e fuori New York, mia, affascinante di ricordi e lilium fino a sprofondarmi sul sedile, compiaciuto.

Provo a immaginare le più avvenenti  mete con un ghigno di malizia, ma non c'è tempo e mi diletto a cercare risposte o forse mi assopisco nel dondolio delle domande.
Le luci della notte mi innamorano seducenti ancora e ancora, non si fermano. Barbagliano negli sguardi accattivanti che mi bersagliano e non so scendere da questo taxi!
Rivoli leggeri, stretti rigano questo finestrino, ingannano volti e musiche, toni e debolezze.
Li seguo nelle loro strade finite, disegnano lenti e geometrici quei sorrisi che innescai, quelle braccia che mi sorpresero al collo, ingenuo, quelle speranze che bruciarono innocenti e le mani bianche, audaci che non mi risparmiarono.
Sono su un taxi, attraverso la città senza sosta. Ogni tanto mi volto e osservo attentamente quanti si allontanano, veloci per il mio inesorabile incedere: li riconosco, ma non mi vedono, non più. Sono sereni nelle loro automobili, intenti a nutrire le loro passioni.
Qualche ora fa, qui dietro, c'era qualcuno a sedere insieme a me. Ci siamo guardati e poi, io, impertinente, ho preso la sua moneta portafortuna per maneggiarla abilmente, tra le dita fino a incantare.
Senza farmi scoprire, ho intravisto la chiave, era sul suo petto, di ferro battuto e con un dente, forse malandato. Me l'ha indicata per rassicurarmi o, forse, per incoraggiarsi. Cosi l'ho sfiorata, l'ho accarezzata e ho ritirato la mano senza strapparla a me.
Ho guardato dalla mia feritoia di vetro, per un momento, quando sono tornato, il sedile era vuoto, d'ombre rivestito.
Non fa troppo freddo, si sente ancora il suo odore.
Batto due dita sul vetro che mi separa dal tassista, voglio scendere, ma vedo i suoi capelli giovani e castani a meno di una dozzina di dispiaceri, mossi e fermi. Non mi dà retta e io lo assecondo.




 ... si ferma, l’inchiostro è secco, nel taxi c'è di nuovo posto.




 

lunedì 16 maggio 2011

Cedars of Lebanon



                                                                           ...To be continued...

domenica 15 maggio 2011






                                                                                                           Per Jack

martedì 10 maggio 2011

Fader - The Tramper Trap







                                                                                         Godo!!!
                                                                                                                                                               

"I Responsabili" alias "i Servili"


 


lunedì 9 maggio 2011

Isabella



È il gioco di foglie intrecciate al sole, mi brilla.
Il ceruleo si dipana ad orizzonte mentre
mi diletto a indovinare il virar lento di rondini.

Sento morbida la terra, profuma di quercia robusta,
morde il cielo sensuale con i frutti più rosei,
si apre amorevole all'acqua, ad accoglierla.

Lattea la pietra in suo grembo,
prevale forte sul fresco d'erba piena,
è lucida, come la fine.
M'incoraggia il tuo guardo assolato,
umido e terso come ricordi bruciati.
I tuoi occhi, bramo ancora,
consumano i lumi della veglia,
quella in penombra, l'ultima.

È stato il mio senso, la mia follia,
la mia razionale disfunzione.

domenica 8 maggio 2011

The End





 

 

Per fortuna che...


"Bisogna impugnare le contraddizioni, bisogna vivere soltanto la contraddizione"





Mi chiedo in che casella i "Ladri" inquadrino costui, il suo pensiero e la sua passione.
Qualcuno si è sentito derubato della parola bellezza con mio sommo piacere: è stata avvertita, fortunatamente, la privazione dell'umano sentire, l'uccisione della spontaneità, la ferita sanguinante alla bellezza...bellezza come una distesa di mare, semplicemente, o come un "brutto tempo", come un genio criminale.
Se qualcuno si sente derubato, ancora esiste, ancora.
Bellezza, democrazia, libertà: nessuna definizione, nessuna risposta da queste entità, esistono semplicemente.
Ogni commento, ogni pensiero espresso con il supporto di opere, autori e citazioni è puro narcisismo e profonda incapacità di subire una sconfitta.
La bellezza (e la sto distruggendo) è tale nella sua fluttuante leggiadria, nella scoperta che ci sorprende ove non ci aspettavamo... anche lì, nel "brutto" della mafia, dell'olocausto, delle carestie, della malattia, della violenza.
Come un bucaneve o erbaccia che spacca il catrame e vien fuori miracolosamente dall'orribile asfalto, la bellezza non dà scampo quando essa "è".
La bellezza è illimitata potenza, è qualcosa di incerto nella sua evoluzione, di indistinto nella sua onnipresenza, di indeterminato nella sua vaghezza.
La bellezza ha bisogno del "semplice, leggero, generico e impreciso" per essere.
Coloro che rubano queste necessarie condizioni inceneriscono la bellezza.
Arrogarsi il diritto di stabilire cosa è bellezza è bruttezza.
Semplicemente.

Ragione e Passione


Il Profeta
- Kahlil Gibran -
Ragione e Passione
 
E la sacerdotessa parlò di nuovo e disse: Parlaci della Ragione e della Passione
Ed egli rispose, dicendo:
La vostra anima è spesso un campo di battaglia dove il giudizio e la ragione
fanno guerra alla passione e agli appetiti.
Vorrei essere il pacificatore della vostra anima, 
e trasformare la discordia e la rivalità dei vostri elementi in unità e armonia!
Ma come potrò farlo, se non siete voi stessi i pacificatori, anzi, gli amanti di ogni vostro elemento?
Ragione e passione sono il timone e la vela della vostra anima in viaggio.
Se il timone o la vela si rompono, andrete sballottati alla deriva o resterete immobili in mezzo alle onde.
Perché la ragione, se governa da sola, è una forza che limita; 
e la passione, lasciata incustodita, è una fiamma che brucia fino alla distruzione.
Perciò la vostra anima esalti la ragione alle altezze della passione, così che possa cantare;
E guidi la vostra passione con la ragione, 
affinché la passione possa vivere ogni giorno la sua resurrezione
e come la fenice risorgere dalle sue ceneri.
Vorrei che riteneste il giudizio e l'appetito come due ospiti ugualmente amati.
Sicuramente non fareste più onore all'uno che all'altro; perché chi ha cura di uno solo,
perde l'affetto e la fiducia di entrambi.
In mezzo alle colline, quando sedete all'ombra fresca d'un pioppo,
condividendo la serena pace di campi e prati lontani, fate che il vostro cuore dica in silenzio:
"Dio riposa nella ragione".
E quando arriva la tempesta, e venti possenti squassano la foresta, 
e tuoni e fulmini proclamano la maestà del cielo, 
fate che il vostro cuore dica nello sgomento: "Dio si muove nella passione".
E poiché siete un soffio nella sfera di Dio, ed una foglia nella Sua foresta, 
dovreste riposare anche voi nella ragione e muovervi nella passione.




Ho incontrato Vanità che si faceva passare per Passione, ho osservato Convenienza atteggiarsi abilmente a Ragione.
Con vigore le ho sferzate e ho strappato loro le abusate maschere: mi sono scontrato con i bravi al loro seguito che non hanno perso neanche un attimo per fissarmi, truci, mentre mi strattonavano per il colletto.
Eppure Ragione e Passione non vacillarono, valorose, al cospetto di Convenienza, non abbassarono lo sguardo alla minaccia di Superbia, non si fecero sobillare da Vanità, presero le dovute distanze da  Conformismo.
Osservando l'insieme delle macerie, tuttavia, credo che Ragione e Passione siano destinate inesorabilmente alla soccombenza: non è sufficiente che queste attecchiscano qui e lì in cattività, se scientemente si rende il terreno impervio alla spontaneità degli slanci di genio e ratio; se alla duscussione della quaestio - da sempre, anche nei toni più aspri,  carattere peculiare ed elemento insostituibile di crescita e sviluppo di civiltà - si sostituiscono perbenismi vuoti di significato e di palpito; se dinanzi a suadenti e "belle" parole, tali sol perchè espresse da un'usurpata elezione intellettuale, si tace supini alla verità ricevuta senza opporvi critica; se chi assiste ad un misfatto, ad un atto indegno, al gesto vigliacco, non riesce a prendere le parti, a sentire Ragione e Passione, se non si ha il coraggio di "levarsi" a difesa della giusta causa, quella che, in fondo al proprio animo, è di solare chiarezza.

Il fluire sotterraneo di acque è cheto e si rigenera di se stesso trovando foce nel suo medesimo stagno, non raggiungerà il mare, non vi è spinta verso la luce.

E, dunque, è con il politicaly correct, con un'ostentata avversione a "Berlusconi", l'eroe che non c'è, che ci si guadagna il paradiso della congrega.
Un insieme conglobante lemmi e locuzioni, definizioni e concetti che appare dolce, anonimo, condiviso, sofisticato, gradevole.
Una società morta, finita esprime surrogati di opinioni che trovano il loro fondamento in un preconfezionato nozionismo sordo alle istanze di quanto vive e pulsa nelle strade e nella comunità sociale.
C'è un mondo che va a rotoli e di certo non dipende dai contenuti.
Dove sono Ragione e Passione?
Beppe Grillo è uno dei pochi e viene catalogato da molti ben pensanti "pazzo".
Si inveisce contro un modo di fare politica, un governo o un primo ministro, ma il limite è da ricercare nell'assenza di quella tensione che ha guidato le gesta degli eroi di questa terra. 
Vedo uomini seguire bovinamente espressioni urlate di "libertà" e "bellezza" che arrivano immediate e senza filtro, espressioni dietro cui si cela da sempre la sottrazione di diritti fondamentali: il diritto di partecipazione.
Eh Si! Perchè è proprio nel momento in cui si "prende parte" del tutto con il proprio, riversandosi pienamente, che si rischia d'essere allontantati e ridotti al silenzio: non vi è capacità di confronto nè abitudine all'argomentazione.

Non fate rumore,
non instillate dubbi,
resistete, stoici, al fervore.
Vi chiederanno tregua
che fa rima con viltà.
Una voce vi mostrerà, neutrale,
il giusto comportamento, non scritto.
E ancora parole, necessarie
a far perder quota all'idea.
Amabile tocco e buona creanza,
travi robuste di una costruzione.
"Ardore" è fuoco prodigioso, dentro,
ma colpa e fastidio, per i corporati.
Annacquare è scempio.
Compiacere il sistema che si compiace.

 “...la ragione è, e può solo essere, schiava delle passioni”.
D. Hume, Trattato sulla natura umana, Libro secondo, Parte terza, Sez. terza

sabato 7 maggio 2011

Verità

" Mi illude alla conoscenza, è surreale stimolo.
Addestra e mitizza il ricordo di questo tempo. "
(La persistenza della Memoria - Salvador Dalì )

lunedì 2 maggio 2011

Il Principe di Montparnasse





.






"Noi abbiamo dei diritti diversi dagli altri perché abbiamo dei bisogni diversi che ci mettono al di sopra della loro morale."





Modì e la passione per le donne...
















"Se avrò fortuna un giorno dipingerò i tuoi occhi."
 Passai la notte a piangere
Abbracciato dalla grazia artistica
Dagli occhi spalancati alla storia
E dai colori dell’anima viva
Che questa vita dipinta da il grande Modigliani
Mi aveva saggiato-
In controluce rivedo l’immenso e indietreggio
Per paura di intingermi in quella puzza
Di mediocrità…
Esistente negli uomini di oggi...












"Sapete cos'è l'amore quello vero? Avete mai amato così profondamente da condannare voi stessi all'inferno per tutta  l'eternità."





“Poeta ardente e pittore grande fra i grandi... Passò come una meteora ; tutto grazia, tutto collera, tutto sprezzo. La sua anima altera di aristocratico aleggiò a lungo fra noi nei riflessi cangianti dei suoi begli stracci versicolori”. (P. Guillaume, 1930)











 "Quando conoscerò la tua anima dipingerò i tuoi occhi"



"Ho conosciuto bene Modigliani. L'ho conosciuto quando aveva fame, quando era ubriaco, quando aveva un po' di denaro. In nessun caso l'ho veduto mancare di grandezza e di generosità". "Era un aristocratico. la sua opera intera ne è la testimonianza più possente. La grossonalità, la banalità, la volgarità ne sono escluse." (Maurice de Vlaminck)





Amedeo Clemente Modigliani (Livorno, 12 luglio 1884 - Parigi, 24 gennaio 1920)




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