domenica 27 maggio 2012

Tutto uguale


Ho già scritto tutto, si tratta di tirarlo fuori in modo da non fare troppo rumore, in modo che io possa accettarlo. 
Ho la consapevolezza, ormai, che la mia vita, purtroppo, si divide in capitoli della durata di 3 anni: sono riuscito a farlo ancora, per l'ennesima volta.
Tra qualche giorno lascerò la mia amata bottega. Mi si stringe il cuore a chiuderle la porta per l'ultima volta. 
Ne aprirò, è vero, un'altra nuova, lucida, più grande, più pesante e lo farò perché questo sono io, perché non mi risparmio e non mi accontento, perché io non so stare quieto. 
Perché sono passati 3 anni e pare io abbia sempre la "crisi del terzo", qualunque sia la cosa, il rapporto, la persona con cui io abbia a che fare.

Ho capito questo e tre o quattro altre cosette che puntualmente dimenticherò o accantonerò non appena mi troverò ancora una volta all'imbarco, pronto al decollo verso la nuova destinazione.
Siamo a fine maggio 2012, a metà dell'anno, e io ho già lasciato le indimenticabili terre di lei, la mia bottega e le innumerevoli emozioni che non proverò mai, perché l'ho scelto. 
Forse è quel tormento che mi consuma da sempre oppure sarà la solita immaturità di cui sono fiero o semplicemente quella perenne attrazione per le sfide, per le nuove scintillanti mete. 
Non so e probabilmente non lo capirò mai.
Quel che adesso conosco è la sofferenza, si. Mi si spezza il cuore per ogni momento che non avrò, per tutte le parole già dette, per ciascuna delle tensioni che ho seguito sempre innamorato.
Sebbene in questo istante non abbia chiaro a sufficienza il quadro di ciò che mi renderà felice e che gratificherà i miei giorni fino a rassicurarmi di aver fatto il mio, ho la certezza che questo quadro si materializzerà quasi per magia. So che troverò diversi scenari e che altri sorgeranno sulle fondamenta che adesso, nostalgico, getto.... con fede, la mia, in me.
Grazie.


(Bellissimo video e canzone)

lunedì 21 maggio 2012

Caldo e Scuro






giovedì 17 maggio 2012

24 settembre 1910



(La risposta è nel vento)


Tra i tuoi occhi e me, butto giù la torre,
e potrò finalmente dedicarmi al cielo.
Anche oggi arrossisce per le amate Stelle,
giungono silenti, emozionate ancora una volta.
Tra poco gli invidiati amanti s'aggroviglieranno
in penombra, nel loro eterno primo bacio,
nella passione vermigliante i tramonti.
Il vento chiede tempo, io ora ne ho tanto.
                                      (ore 00.14)

Un soffio di vento, un attimo di sorriso, è autunno,
lambisce i miei faticosi ricci, sfarfallano allegri
e intanto cresce forte questo giovane addio,
s'abboccola qui, sul capo, da qualche parte.
E' vigoroso abbastanza da farsi largo tra gli altri.
Non li metterò in ordine neanche questa volta,
in fondo sono pezzi di vita arrotolati,
liberi, da sciogliere ogni tanto, da rileggere.
Hanno la forma che devono, che possono,
niente li pettinerà, è tumulto e memoria,
sono loro e sono me.
                                      (ore 00.51)

Il dolore non va via, neanche un po'
e io dondolo le gambe, infantile,
in attesa di niente, senza pace.
E' un male gentile, mi vuol bene,
si maschera a sogno
per illudermi dell'invincibile
per sorprendermi con la verità.
                                      (ore 01.35)

Ho sospeso i desideri per questa lunga notte,
il vento li confonde con le sue storie a lieto fine,
ma all'alba si poseranno sui fondali del passato.
                                      (ore 01.44)

Vento di febbraio mi punta da nord,
riesce a tremarmi, solo lui.
Non crolleremo ancora per due minuti,
ho perso i tuoi occhi, imprendibili,
non s'attorciglieranno più ai miei,
nessun eterno tra noi, se non nel vento.
                                      (ore 02.49)

M'investirai d'aria, semplice come te,
ti sentirò in ogni corrente, lenta o potente,
come in questo momento.
Le parole mi difenderanno a mitigare la tormenta
o, solo, mi ripareranno dal freddo, il tuo.
Tornerò qui da ogni parte del mondo
a mordere le colpe, a rigurgitare rimpianti,
per insicurezza e per amore
e troverò sempre miraggio nella tua grazia.

La rosa abbandonata,
perduta nella neve di febbraio.
                                      (ore 03.50)





martedì 15 maggio 2012

1974




Amo questa foto e questa città.

sabato 12 maggio 2012

Penna Piuma



Saprei ritrarre i sussulti della tua curiosità,
descrivere lo sguardo assorto delle 11, appena sveglia.
Potrei tratteggiare le linee delle tue manie, per me.
Riuscirei, persino, ad intonare i colori ai tuoi pensieri, i più preziosi.
Se solo non mi avessi strappato via l’inchiostro.
Ché ora la penna scrive, calca, parole trasparenti, vuote.
Come me senza te.






Anche fossi sulla luna...






mercoledì 2 maggio 2012

Time for heroes


Il primo giorno del resto della mia vita.

martedì 1 maggio 2012

Du temps perdu




Je t'aime,
a ridondarne la realtà e il suo squilibrio,
intimamente, a colmare le speranze 
e formarne uno specchio d'acqua intatto.
Il volto di queste ore è stanco,
non trova più riflesso in me. 
Scarabocchio sui giorni e li pasticcio
perché presto si arrendano alla notte
quando più lieve è l'assenza di pastelli.
Custodisco chiaroscuri come linee sfumate 
qui, nel tuo disordine.

L'oblio ti fugge ché incedi esuberante 
per la curiosità che ti sorride,
amoreggia con le tue giovani albe
e seduce il vento tiepido di quei colli.
Ho seguito pie e innamorate allucinazioni, 
ho gemuto nel respirarti leggera al tramonto
mentre l'orizzonte c'infuocava irraggiungibili.
Non è da prode questo vile torpore 
con cui ritengo il sapore che amo, 
di te, perfetta e atroce, 
a mille miglia dal golfo del mio sguardo
e da questo lembo di cuore che profuma di te. 
Je t'aime.


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