giovedì 17 maggio 2012

24 settembre 1910



(La risposta è nel vento)


Tra i tuoi occhi e me, butto giù la torre,
e potrò finalmente dedicarmi al cielo.
Anche oggi arrossisce per le amate Stelle,
giungono silenti, emozionate ancora una volta.
Tra poco gli invidiati amanti s'aggroviglieranno
in penombra, nel loro eterno primo bacio,
nella passione vermigliante i tramonti.
Il vento chiede tempo, io ora ne ho tanto.
                                      (ore 00.14)

Un soffio di vento, un attimo di sorriso, è autunno,
lambisce i miei faticosi ricci, sfarfallano allegri
e intanto cresce forte questo giovane addio,
s'abboccola qui, sul capo, da qualche parte.
E' vigoroso abbastanza da farsi largo tra gli altri.
Non li metterò in ordine neanche questa volta,
in fondo sono pezzi di vita arrotolati,
liberi, da sciogliere ogni tanto, da rileggere.
Hanno la forma che devono, che possono,
niente li pettinerà, è tumulto e memoria,
sono loro e sono me.
                                      (ore 00.51)

Il dolore non va via, neanche un po'
e io dondolo le gambe, infantile,
in attesa di niente, senza pace.
E' un male gentile, mi vuol bene,
si maschera a sogno
per illudermi dell'invincibile
per sorprendermi con la verità.
                                      (ore 01.35)

Ho sospeso i desideri per questa lunga notte,
il vento li confonde con le sue storie a lieto fine,
ma all'alba si poseranno sui fondali del passato.
                                      (ore 01.44)

Vento di febbraio mi punta da nord,
riesce a tremarmi, solo lui.
Non crolleremo ancora per due minuti,
ho perso i tuoi occhi, imprendibili,
non s'attorciglieranno più ai miei,
nessun eterno tra noi, se non nel vento.
                                      (ore 02.49)

M'investirai d'aria, semplice come te,
ti sentirò in ogni corrente, lenta o potente,
come in questo momento.
Le parole mi difenderanno a mitigare la tormenta
o, solo, mi ripareranno dal freddo, il tuo.
Tornerò qui da ogni parte del mondo
a mordere le colpe, a rigurgitare rimpianti,
per insicurezza e per amore
e troverò sempre miraggio nella tua grazia.

La rosa abbandonata,
perduta nella neve di febbraio.
                                      (ore 03.50)





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