domenica 24 aprile 2011

Non sono al momento raggiungibili.


Avrei voglia di chiamare Russeau, Socrate, Galilei, ma, al momento, non rispondono. Sto cominciando a preoccuparmi, non vorrei che fosse successo qualcosa di spiacevole.
Qualche giorno fa, Jean si portava la testa con le sue elaborazioni cervellotiche sulla morale, sempre nuove, sempre appassionate; poi abbiamo chiamato il "greco" insieme per  invitarlo al banchetto di sabato notte- era in piazza a ragionar di governo e princìpi con i suoi più detrattori. 
Mentre tornavo a casa, erano circa le 7, sono passato da casa di Leo che mi ha offerto un bicchiere di vino e raccontato piacevolmente le ultime dal cielo.

Ormai si è fatto tardi, ma spero tanto di poterli incontrare domani perchè ne ho veramente bisogno. Mi farò sentire certamente! Voglio assolutamente sapere cosa diamine è successo loro stasera.
Sembra strano, ma ho con loro un rapporto speciale: non è semplice trovare persone del medesimo spessore umano.
Jean è francese e ho detto tutto... ha manie di persecuzione, valuta ogni gesto/atto/movimento personale o collettivo in base alla funzione morale che vi riscontra...un po' pesante. 
Devo, tuttavia, confessare che da buon francese, oltre ad essere pieno di sè e convinto della superiorità delle sue ragioni, ha un'eleganza anche nell'esprimere il suo dissenso:una classe che impone obbedienza. 
Jean, inoltre, è straordinario nel cogliere e rapportare ogni fatto o gesto con i valori che universalmente devono o dovrebbero informare l'agire umano.
Leo, invece, è strambo. Ha delle idee tutte sue su come devono girare le cose.
Seppure non dotato di una grande personalità che gli dia la forza di imporsi, non si ferma mai dinanzi ai "no" che gli piombano addosso da parte di scienziati e professori che attaccano la sostanza scientifica delle sue scoperte.
Molta gente tende a emarginarlo. Amo la sua capacità di individuare, nella realtà circostante, aspetti diversi, che sorprendono la mente di spalle. Non mi importa se quanto sostiene non è ritenuto epistemologicamente accettabile.
E' più gratificante andare a vedere e analizzare quello che lui concepisce, piuttosto che cassarlo e poi, chissà che un giorno si venga a sapere che abbia ragione lui...
E per concludere: il greco! Parlare con lui è come guardare il mare. Nonostante possa vantare certe qualità ineguagliabili, non lesina ragionamenti anche all'uomo della strada. 
E' leale: fedele alle sue idee. Non vi rinuncerebbe anche a costo di lasciarci la pelle, ma quello che contraddistingue la sua indole è l'amore per il ragionamento nella sua pura essenza priva di ogni violenza discendente da pregiudizi socio-culturali.
Senza di loro è un grande vuoto.


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