mercoledì 18 maggio 2011

la Dea di Morgantina

E' a casa la Dea di Morgantina. Da ieri è fa bella mostra di se, in terra di Aidone. È qui infatti che venne scolpita circa 2600 anni fa e poi trafugata dai tombaroli. Divisa in tre pezzi, fu rivenduta dal ricettatore ticinese Renzo Canavesi al londinese Robin Symes, che nel 1986 la rivendette al Paul Getty Museum per 18 milioni di dollari. L’accordo siglato a Roma il 25 settembre del 2007 tra l'allora ministro della cultura Francesco Rutelli e il Getty ha concluso una lunga e complessa vicenda giudiziaria e diplomatica: il museo americano ha riconosciuto la fondatezza della richiesta del governo italiano e ha acconsentito a restituire la statua.

Da ieri, dunque, la Dea è a casa e può, finalmente, riceve visite. Ieri la "sua casa" (il museo di Aidone) è stata aperta agli ospiti importanti: il ministro ai Beni culturali, Giancarlo Galan, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, il console generale degli Stati Uniti a Napoli, Donald Moore, il consigliere del presidente della Repubblica per il Patrimonio artistico, Luis Godart, e il senatore Francesco Rutelli, che come ministro dei Beni culturali promosse le procedure di restituzione della statua.

"Abbiamo restituito al suo posto, al luogo dove era stata sottratta la dea di Morgantina, è il segnale della forte amicizia che esiste tra Italia e Stati Uniti", ha detto il console statunitense all'inaugurazione del museo. "Questo capolavoro è un esempio di cultura internazionale, e il ritorno della statua nel suo posto d'origine è un momento importante della storia".


DA INTERNET

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