lunedì 4 aprile 2011

L'ultimo e il primo.


                       
                                                                  
E'stato l'ultimo, il più importante, uno di quelli che lascia il segno, uno spartiacque: c'è un gran prima, un entusiasmante adesso e un luccicante dopo.
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel giorno in cui, armi e bagagli, hai intrapreso il viaggio della vita.
Hai doppiato le vette delle tue mete, hai risalito il fiume della sfiducia, in piena e, ciò che è più importante, non hai mai perso un momento per divertirti a crescere.
Eri ferma, rannicchiata, quando hanno soffiato forte i familiari venti freddi: stavi li affacciata alla finestra di te  con un velo di nebbia sul cuore e io ti avvertivo.
Spesso il mio pensiero volava fino alla camera sul parco, con la tua luce, con gli azzurri impeti che si alternavano agli irriducibili sconforti.
                        (La ragazza alla finestra - Salvator Dalì)

Un bel giorno andasti via, e preferisco pensare che sia stata colpa del cioccolato e delle brioches calde all'albicocca, non voglio sapere altro.

Per me è stato il primo e non l'avrei mai detto. 
Mi hai salvato, ma ti vedevo ancora con l'impermebile rosa e gli orecchini rossi, non mi rendevo conto che la distanza aumentava; le mie parole non erano più le tue, i nostri cieli non miravano più allo stesso mare.
Mi hai tradito, non dimentico, ma non voglio sapere neanche questo, che già so.
Ho creduto che il peggio fosse già passato, o meglio che l'orgoglio si sarebbe nutrito, bestia, delle punte più aguzze delle mortificazioni, ma non fu cosi.
Ho la tua vita conficcata dentro, il ripudio è una freccia spezzata nel mio tallone. Non viene fuori, sanguina stupidamente.
Non mi perdonerò per questo, non perdonerò alcuna ragionevole sofferenza che abbia causato la mia tragedia.
Devo, tuttavia, confessare che hai sempre le mie chiavi: una tua parola o uno sguardo e io risorgo.
Hai sempre le mie chiavi anche se non le usi più o solo qualche volta, quando è necessario.
E'uno strazio.
E questa volta non indietreggerò neanche di un centimetro, ma quando ti volterai io sarò sempre li per te.
Se un giorno tu tornassi mi troveresti ancora al balcone a guardarti, come quando mi lasciasti.

                                                          

2 commenti:

ale ha detto...

Dovrebbe leggerlo(!).

e quel film è stupendo. è il film di Lynch che io preferisco.

Farnetico ha detto...

Ti lascerò il mio blog in eredità e tu potrai narrare le mie stupidità e vivere di rendita!

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