martedì 14 giugno 2011

Io credo ... di più.


                        

Buonanotte 13 giugno, 
                                                    
Gli abbiamo fatto fare il botto, stavolta. 
Tra poco, i fumi della vittoria svaniranno,
ma - credo - oggi ci siamo voluti un po' bene.
Abbiamo fatto qualcosa di estremamente concreto 
sotto mille aspetti.
Intendo dire che quando sarò al lavoro o al mare o 
quando mangerò un boccone, lo farò 
consapevole di uno spirito civile che mi accomuna
ad altre persone, in ogni angolo di questo paese.
Una nuova coscienza è presente in me, come in tutti gli italiani,
anche in coloro che non hanno votato: Noi esistiamo
e ora conosciamo anche la nostra forza.

Questa sera, ho notato che Vespa ha dedicato il suo
(come devo definirlo?) "programma di approfondimento"
ad un qualche delitto, che su Canale 5, neanche a dirlo,
il nulla, che su Italia 1 andava in onda Tamarreide ... 
educativo per la futura società di italianoidi elettori.
Di quanto accaduto in Italia oggi, niente se non, come 
prevedibile, su Rai3 e La7, reti che "seguono" il paese 
non gli ordini..

Niente di nuovo, direi e, suppongo, lo scenario sarà questo 
in futuro, magari non sempre. 
Siamo noi "nuovi". 
Questo è il governo che ci ha spaccato in 2,
gli uni contro gli altri.
Nord contro Sud, Roma contro Milano, poveri
contro ricchi, eterosessuali contro omosessuali, italiani
contro extracomunitari, giudici contro parlamentari,
votanti contro non votanti...
Non un sano confronto di idee diverse, anche acceso, l'imperativo 
è stato acuire le divergenze, la diversità, l'insofferenza verso "l'altro".
Hanno fatto l'impossibile per darci la sensazione di essere 
diversi tra di noi, incompatibili, opposti in quanto persone, 
in quanto esseri umani.

La chiamano sberla o battaglia persa
su temi precisi, ma credo che sia solo un modo
per sminuire qualcosa di più grande, vale a dire
la consapevolezza dell'onestà e dell'intelligenza
degli italiani. Onore a noi che nell'anniversario
dell'Unità d'Italia, abbiamo saputo essere uniti: non ci
siamo fatti ubriacare da promesse di detassazione
ad hoc o di ministeri sotto casa o da esilaranti battute
spiritose. Ho visto un'Italia non unificata, bensì unita.

Confesso che, più di una volta, mi sono imbestialito
contro gli italiani; ricordo, in particolare, la gente
corsa ad acclamare Berlusconi dinanzi al tribunale
di Milano e gli insopportabili applausi scroscianti dei lampedusani 
al Premier alla notizia del presunto acquisto di una villa 
sull'isola. Mi sono arrabbiato per una sudditanza e una cecità
senza limiti. Hanno parlato con sfacciataggine di complotto 
successivo all'entrata in politica di Berlusconi, di accanimento 
giudiziario, di processo mediatico, di toghe rosse...e ancora, ho
sentito scegliere di non credere alla presenza di prostitute
nelle sedi istituzionali o agli agenti di polizia usati come chaffeur
per accompagnare a casa quelle stesse prostitute, ho fissato 
persone fiere di un premier donnaiolo, mi sono indignato dinanzi alla 
offesa della storia dell'antimafia da Falcone a Saviano.

Ho visto l'Italia diventare il principato di Arcore
ed essere governata come una colonia: Banca del Sud, Piano per
il Sud, Salerno - Reggio Calabria, abbassamento della pressione
fiscale, incentivi per le imprese, lavoro per i giovani, il ponte di
Messina, riforma fiscale, ricostruzione dell'Aquila, la soluzione 
all'emergenza rifiuti, fine degli sbarchi a Lampedusa...promesse ai sudditi 
e poi? NIENTE. 
Gheddafi, Lukashenko, la riforma della Sua giustizia, la Rai che 
perde introiti a cascata in favore di Mediaset, escort, federalismo
municipale...questo è quello che ci hanno regalato. 
Gli italiani, questa volta, sono stati più forti di tutto questo. 

Non tutti, ma la maggioranza degli italiani e penso che anche chi non ha 
partecipato a questo movimento di gioia, di vita, di libertà
non abbia potuto fare a meno di rilevare il fervore e l'entusiasmo 
della gente pulita.
mi sento ottimista: credo che qualcosa si sia smosso anche 
in loro: credo nelle "magnifiche sorti e progressive" di questa
terra.
Non finirò di ripeterlo: siamo stati uniti e ci siamo ripresi molto, 
la speranza. 

Ho visto politici di tutto il mondo dimettersi per uno scandalo, 
per un'accusa, o anche mezza. L'ultimo in ordine di tempo è, 
Archer, candidato sindaco di New York, ma sono rimasto 
sorpreso dalle dimissioni del giovane e promettente ministro 
tedesco che ha lasciato l'incarico per aver copiato nella propria 
tesi di dottorato. E ancora ministri francesi e britannici, fino a Strauss-Kahn!!!
Lezioni di legalità, di rispetto per la gente, di rispetto per le 
istituzioni e di patriottismo. 

Devo spendere anche qualche parola per una persona:
Gianfranco Fini.

Il 28 luglio 2010, egli ha cominciato, la sua via Crucis. 
Per il suo pensiero e le sue opinioni ha subito l'attacco mediatico 
da parte di tutti i giornali di proprietà del premier. 
Le inchieste si sono, ovviamente, rivelate infondate, 
posto che l'indagine giudiziaria è stata archiviata. 
Fini è stato perfino accusato d'esser in procinto di organizzare un attentato 
ai propri danni per diventare martire agli occhi degli italiani (esterrefatto).
E' stato espulso dal partito da infame perché ha osato dissentire
dagli insulti continui, continui e continui alla magistratura,
alla Corte Costituzionale, al Presidente della Repubblica,
alla stampa, agli extracomunitari, ai gay, alle donne, alle tv,
alla Costituzione Italiana (incredibile): un vile e un traditore, 
dunque, che non si è associato a questo. Gli è stato imputato 
ulteriormente d'avere stipulato un patto con la magistratura 
pur di non far passare la riforma della giustizia e d'usurpare 
la poltrona di presidente della Camera dei Deputati (Non so se è più
difficile elaborare queste teorie o crederci).
Su quest'ultimo punto (il resto si commenta da sè) potrei 
dilungarmi molto Costituzione alla mano, ma mi limiterò a dire 
che, se i costituenti NON hanno previsto la possibilità di licenziare 
il presidente della Camera un motivo c'è: difficile concetto, lo so, 
per coloro che vivono dei vangeli di Berlusconi, ma la carica in questione 
non è rappresentativa del popolo, bensì istituzionale, cosi come il 
Presidente della Repubblica e il Presidente del Senato.
Le tanto amate Istituzioni. 
Si noti, peraltro, che alla votazione
del 14 dicembre Fini non ha votato, pur potendo, perché sarebbe
stato contrario alla essenza della propria carica.

Quello che più mi interessa sottolineare è che Fini è un uomo che
ha saputo chiedere scusa per le nefandezze del fascismo, delle
leggi razziali, che ha modificato radicalmente la propria idea sul
tema della pena di morte. Io stimo lui per la sua capacità
di cambiare. Cambiare si può e si deve!
Qualcuno o molti diranno che Fini lo ha fatto per
interesse, ma la realtà unica ed evidente è che, avendo, prima, rinnegato 
il fascismo e chiesto scusa alla comunità ebraica, ha perso 
una importante fetta di elettorato andata a confluire in Forza 
Nuova e La Destra, e, dopo, "uscendo" dal PDL ha perso moltissimi 
voti, passando dall'11 %di A.N., ad un 1,5% di F.L.I.. 
Quando si parla di interesse da parte di Fini è lapalissiana 
l'assenza di ogni  forma e tipo di logica.

Io credo che sia stato solo un italiano che ha deciso di agire 
contro questo dilaniamento sociale e culturale operato da Berlusconi.
Ha suonato la carica, rischiando in prima persona. Per me.
Io ho votato Berlusconi, fatemene giustamente una colpa,
ma non ho mai smesso di guardare con occhio critico
e non ho mai smesso di amare la  mia Patria,
le Istituzioni, l'Ordinamento giuridico e non ho mai smesso 
di sostenere la libertà di manifestazione del pensiero e "di pensiero".
Ho sbagliato.

Dinanzi ad un potere assoluto da parte del Primo Ministro il 
quale, come è noto, riesce a concentrare potere 
politico, economico, finanziario, mediatico, il sistema Italia si è 
difeso con i propri contrappesi: i Santoro, i Fini,
i Travaglio, i Di Pietro, la Corte Costituzionale, la magistratura,
cantanti, attori, comici. Sono stati mille gli eccessi e le
sbavature, ma l'intento conscio o inconscio è consistito e lo è 
tutt'ora, nel riportare l'Italia a una dimensione di normalità.
I potenti ci sono e ci saranno sempre, ma non vedo più
imperatori legibus solutus che non esitano a trasformare 
il "regno" in un territorio di permanente conflitto civile, 
disprezzando tutto quello che non è di propria luce 
illuminato e di proprio interesse sottomesso.
Santoro, Travaglio, "il vecchio rancoroso" Biagi, Fazio, Mentana,
i Guzzanti, Luttazzi, Saviano, Montanelli, Benigni, Celentano da 
destra a sinistra tutti nemici da stanare. Nemici da ogni parte.
Magistrati come cancro da estirpare...ecc. ecc.

Mi fermo e con i migliori auguri a un'Italia che 
s'è desta, chiedo di non abbassare la guardia.
Ah, dimenticavo, come ho scritto di recente ad un'amica, 
voglio riappropriarmi di qualcosa ci è stato rubato, pure 
questo: Forza Italia!





9 commenti:

ale ha detto...

ho sorriso, al "Forza Italia" ho sorriso ancora di più... e mi sono emozionata per questo tuo ardore che non può che essere contagioso.

Siamo stati belli domenica e lunedì. Un Bella Italia, di cui anch'io mi sento orgogliosa e fiera.

Farnetico ha detto...

Ti ringrazio lettrice misteriosa, ce l'avevo dentro da un po' di tempo. Ho aspettato la fine di elezioni e referendum. Mi fanno notare di essere pesante...devo riflettere sulla mia pesantezza!

ale ha detto...

Ogni blog ha il suo carattere e non è sempre semplice (per me almeno non lo è) creare equilibrio tra i contenuti perché rispecchino chi scrive nelle sua completezza o nelle sfumature. Ma è un'attenzione verso i tuoi lettori, non è detto che tu debba curartene. Io spesso, alla fine, me ne frego e vado in pace.

Farnetico ha detto...

io non voglio nessun equilibrio e nessun ordine qui dentro quindi si attacchino pure!
ma allegerirò un po'...ecco...

ale ha detto...

:D ok! mi pare giusto!

Farnetico ha detto...

non apprezza nessuno, purtroppo...

ale ha detto...

ingrato... lo dici a me che sono la tua prima fan...

Farnetico ha detto...

non capisco, io intendo dire che nessuno apprezza la musica realmente.

ale ha detto...

forse non gli dai il giusto risalto, in genere a me piace, anche se quelle cantate in italiano, come Neffa in questo post, mi distraggono nella lettura e aspetto che finiscono prima di iniziare a leggere... guarda questo blog per esempio http://disposablehead.blogspot.com/

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